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martedì 11 dicembre 2012

Subterranean Disposition - Subterranean Disposition

#PER CHI AMA: Death/Doom, My Dying Bride
Se non fosse uscito un mese fa il nuovo album dei My Dying Bride, avrei potuto confondere l’omonimo debut dei Subterranean Disposition, come la nuova release dei gods inglesi. E invece, eccola arrivare la nuova, ennesima, one man band dall’Australia, (e quest’anno abbiamo superato ogni record), a rilasciare questo five-tracks di quasi 55 minuti. Terry Vainoras, l’architetto dietro a tutto ciò, non è di certo uno sprovveduto, avendo militato tra gli altri in Cryptal Darkness, The Eternal ed Insomnius Dei, tutte formazioni che nell’underground death doom, hanno avuto un più che discreto eco. Dopo essersi accasato all’Hypnotic Dirge Records, ecco giungere il primo lavoro che si apre con i versi di scimmie impazzite. Non a caso la prima lugubre traccia, si intitola “Between Apes and Angel” e i suoi quasi dieci minuti confermano la pesantezza di un suono all’insegna del death doom britannico, che segna come punto di interesse la metà della traccia, dove alla voce compare il clone del vocalist dei My Dying Bride che immediatamente mi spinge a verificare nel booklet, che non ci sia proprio Aaron Stainthorpe, in qualità di guest vocalist. Niente da fare, gli ospiti si limitano alla presenza alla voce di Phoebe Pinnock (una sorta di Bjork) in “Prolong this Agony” e “Wailing my Keen” e D’arcy Molan, sassofonista in “The Most Subtle of Storms”, ma di Aaron nessuna traccia. E allora deve essere per forza il bravo Terry a modulare la voce come lo straziante vocalist inglese. Per ciò che concerne la musica invece, siamo ancora in una fase piuttosto embrionale a livello di ritmiche, ancora evidentemente troppo legate agli stilemi classici di un genere, che pecca di un immobilismo e rigore assoluto. Ci sono tuttavia vari tentativi di donare un pizzico di originalità al prodotto, con l’inserto femminile di Phoebe alla voce nelle due song sopra menzionate, che acquisiscono un che di stravagante, quasi avanguardistico, anche se poi non mancano le consuete aperture acustiche, su cui si andranno ovviamente a stagliare le voci growl ed una ritmica bella tosta. Non è certo facile trovare delle nuove soluzioni ad un genere che non ha la benché minima voglia di evolversi. Eppure il buon Terry, talvolta mi dà l’idea di volerci provare, lanciando, accanto ad incursioni chitarristiche non del tutto originali, ma palesemente influenzate dai suoni della terra d’Albione, altre trovate che invece parrebbero proprio il desiderio di prendere le distanze dal genere, come l’incedere asfissiante simil industriale/marziale di “Seven Sisters of Sleep”. Superati i minuti di angoscia e quel forte senso di claustrofobia della precedente traccia, mi accingo ad ascoltare quella song per cui nutrivo un certo interesse per la presenza del sax. A parte l’ennesimo avanzare inquietante, tra vocals che passano con estrema disinvoltura, dal growl allo scream ed infine al tetro clean, e con i suoni costantemente pregni di un feeling degni del teatro dell’horror, arrivo finalmente a gustarmi lo squarcio malvagio del sax in una notte di luna piena. Brividi. Brividi che percorrono le mie braccia per uno dei break più belli che abbia mai sentito. Dicevo io che il buon Terry voleva provarci a differenziarsi dalla massa abnorme di band che affollano il marasma doom/funeral, peccato solo che la divagazione non sia stata certo tra le più lunghe. Quel che è positivo è senza dubbio che le premesse per un miglioramento, per trovare e tracciare nuovi sentieri ci siano, per non rimanere bloccati in quell’immobilismo di cui parlavo poc’anzi. Sicuramente si poteva fare a meno degli ultimi quattro minuti della song, fatta di suoni marini. A chiudere l’album ci pensa la sorprendente e quasi “tooliana” “Wailing my Keen”, in cui ricompare la brava Phoebe accanto all’eccelsa voce di Terry, che qui supera se stesso… Insomma, questo primo capitolo dei Subterranean Disposition, non è cosi facile da digerire, ma quando anche voi, avrete metabolizzato i suoni qui contenuti, non potrete che rimanerne più che soddisfatti. Da tenere sotto traccia oculatamente… (Francesco Scarci)

(Hypnotic Dirge Records)
Voto: 70

https://www.facebook.com/SubterraneanDisposition